Alla scoperta del Salento d’autunno tra storia, natura e sapori genuini
Passeggiare tra borghi medievali senza sgomitare fra i turisti, tuffarsi nella Storia tra necropoli e musei, assaporare le golosità ripescate da antiche ricette: alle porte del Salento, in quella zona del Brindisino adagiata tra due mari, la vacanza fuori stagione può diventare l'occasione di una scoperta. Tra vigneti e trulli, cantine e case imbiancate di calce, l'itinerario segue le tracce dei Messapi, popolo combattivo e indipendente, che, dall'altra sponda dell'Adriatico, cominciò a insediarsi qui intorno al IX secolo. a.C.
Prima tappa Ceglie Messapica, che segnava il confine del territorio, grazie alla sua posizione sopraelevata e alle sue mura, baluardo contro gli attacchi della nemica Taranto.
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Presente e futuro della cucina pugliese
Sono le colonne della cucina pugliese: Franco Ricatti (Bacco a Bari), Leonardo Marco (Il Poeta Contadino ad Alberobello), Teodosio Buongiorno (Osteria già Sotto l’Arco a Carovigno) e Antonella Ricci (Al Fornello da Ricci a Ceglie Messapica). Nei loro ristoranti propongono l’essenza della tradizione con piatti spesso tramandati da generazioni ma al passo con la modernità che li rende essenziali e leggeri. Anche i giovani Sebastiano Lombardi e Donato Episcopo (di cui parleremo accanto) sono presente e futuro di una cucina capace di utilizzare il meglio della gastronomia pugliese in chiave contemporanea.
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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti
giovedì 27 ottobre 2011
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